Chiesola di Monte Porzio – le famiglie

LE FAMIGLIE LEGATE ALLA CHIESOLA SINO AL 1987

Nelle vicende, nella proprietà e nella custodia di quest’Oratorio familiare, poi aperto al culto pubblico, figurano quattro famiglie: i Montevecchio, la famiglia Latoni, la famiglia Ginevri, la famiglia Gabrielli.

La Famiglia Montevecchio
La storia, la genealogia, l’importanza di questo casato sono stati ampiamente narrati nel capitolo VI del libro: “Monteporzio e Castelvecchio nella storia”, scritto da Mons. Alberto Polverari nel 1980.
Qui accenniamo alle altre dinastie, meno conosciute, ma presenti in questo tempio e nella storia religiosa della nostra Diocesi di Senigallia.

La Famiglia Latoni
Inizia con il Marchese Luigi Latoni di Pergola, patriota risorgimentale, che verso la metà del XIX sec. Sposa Maddalena (Senior) di Montevecchio.
Il Marchese Luigi Latoni ebbe tre figli:
Il Marchese Orazio Latoni, Mons. Francesco Latoni, Vescovo di Senigallia dal 1879 al 1880 e Giuseppe Latoni.
Orazio e Giuseppe fecero erigere al loro fratello Mons. Latoni un bel monumento funebre con una classica statua della fede; la statua già collocata nel cimitero delle Grazie di Senigallia, ove era stato sepolto il Vescovo, venne poi trasportata nel Duomo di Senigallia con la salma per interessamento del Vescovo Cucchi. Le spoglie riposano ora presso il “sepolcro dei Vescovi” e la statua è visibile nel cortile dell’Episcopio con quest’iscrizione:
FRANCISCO EX MARCHIONIBUS LATONI EPISCOPO SENOGALLIENSI VITA FUNCTO DIE VII JULII MDCCCLXXXX HORATIUS ET IOSEPH FRATES POSUERE.

La Famiglia Ginevri
La Famiglia Ginevri è legata alla Famiglia Latoni perché Emmanuele Ginevri, sposò Maddalena (junior) figlia del Marchese Orazio Latoni.
Da questo matrimonio nacquero tre figli: Gaetano, Francesco, Rodolfo ed una figlia Maria sposa Chiocci; da Eleonora moglie di Giuseppe Latoni e da Agnese loro figlia prende nome l’asilo d’infanzia di Monteporzio.
Il Marchese Orazio morì a Monteporzio, di cui era stato Sindaco (dal 1877 al 1887) nel Novembre 1888.
Questo gemellaggio di casati avviene come si è notato tramite matrimoni tra queste famiglie. Si può vedere a tale proposito l’albero genealogico della famiglia Montevecchio pubblicata nel libro d’Alberto Polverari “Monteporzio e Castelvecchio nella storia” a pag. 56-57 e nell’albero genealogico della famiglia Latoni in appendice al presente studio.
E’ d’importanza storica diocesana la famiglia Latoni specialmente per il Vescovo Francesco Latoni e per la parentela dei Latoni con Clemente XIV (Manganelli di S. Arcangelo di Rimini) Papa dal 1769 al 1774.

La Famiglia Gabrielli
Questa è la famiglia più antica e sin dalle origini legata a Monteporzio
La famiglia Gabrielli, di cui i Montevecchio sono un ramo, era tra le famiglie più nobili ed antiche di Gubbio: noi la ricordiamo perché il Vescovo di Gubbio S. Rodolfo fu scelto da S. Pier Damiani insieme con il Vescovo di Senigallia Teodosio (1059) come censori delle sue opere
Un ramo si sposta nel 1410 a Scapezzano e poi a Senigallia ove s’imparenta con i Mastai, e nel 1510 viene iscritto nel Consiglio dei Nobili di Senigallia,un altro ramo ottiene il feudo di Montevecchio (comune di Pergola) si afferma nella valle del Cesano e viene ascritto alla nobiltà di Fano con Pietro assume il titolo di “De Monte Vetulio”; così in seguito i discendenti continuano, secondo l’uso lombardo, a chiamarsi dal nome del feudo, lasciando poco a poco il nome primitivo.
Ricordiamo in particolare che un membro di questa famiglia è stato eletto Vescovo Cardinale di Senigallia, Giulio I Gabrielli (11 Gennaio 1808 – 5 Febbraio 1816).
E’ stato un Vescovo eroico perché travolto dalle vicende napoleoniche: non avendo voluto firmare il giuramento a chi aveva invaso gli Stati della Chiesa fu deportato, sotto scorta militare, prima a Novara, poi a Milano e quindi in Francia.
Non volendo poi intervenire alla cerimonia nuziale dell’Imperatore con Maria Luisa d’Austria fu privato delle sue insegne cardinalizie con altri 13 Cardinali ribelli, chiamati i “Cardinali neri”.
Fu vicino a Pio VII° nel carcere di Fontainebleau con i Cardinali Consalvi e Pacca: poi tutti liberati nel luglio 1814.

Admin: Ing. David Guanciarossa

Precedente Chiesola di Monte Porzio - il campanile Successivo Chiesola di Monte Porzio - esterno

Lascia un commento