Chiesola di Monte Porzio – storia

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P.zza Garibaldi foto ex-municipio e chiesuola dell’Assunta (ph. D.G. 2004).

STORIA

Il complesso dei palazzi del centro storico di Monte Porzio è di origine antica, in quanto inizia ad esistere con la venuta dei Conti Montevecchio (ex feudatari del paese). Precedentemente a questi esisteva già a Monte Porzio un castello; infatti in un documento datato 1367 si parla di un’investitura fatta dal vescovo di Senigallia nel palazzo di Monte Porzio di Giovanni Guiducci de Malatestis, ma non si sa niente di questa costruzione che venne ben presto distrutta. Sono i Montevecchio che danno al luogo l’impostazione che a grandi linee è ancora quella attuale. Sappiamo di sicuro che iniziarono la costruzione dell’impianto intorno ai primi del ‘400 (1420 forse) quando si concentrarono definitivamente e stabilmente a Monte Porzio. Successivamente avviene una grande costruzione dei palazzi attorno alla metà del 1700, sulle rovine di quelli originari.

Attualmente, il complesso si presenta composto da più palazzi che per semplicità indichiamo col nome degli attuali proprietari: appena arrivati alla nostra destra abbiamo palazzo Chiocci – Ginevri, alla nostra sinistra, sempre di lato, palazzo di Monteporzio (ex Palazzo Terni); poi, posti trasversalmente con la facciata rivolta verso di noi, l’ex Municipio, la cosiddetta “Chiesola”, di fianco palazzo Palestini, palazzo Flaiani e palazzo Palestini.

Fra palazzo Palestini e palazzo di Monteporzio(ex Terni) vi è la chiesola, frequentata dai Montevecchio, che è chiamata così familiarmente, ma che in realtà è dedicata a Maria Vergine Assunta. Si tratta dell’ex-cappella dei Conti Montevecchio, attualmente chiusa al culto in attesa di restauro (n.d.r. riaperta dopo il restauro nell’agosto del 2001). Non conosciamo l’anno di fondazione dell’edificio religioso, ma si può ipotizzare che sia già stato parte del primo complesso urbanistico del sec. XV, dopo che la famiglia Montevecchio prese dimora pressoché stabile nella zona. La piccola chiesa viene rappresentata in una pianta del Castello di Monte Porzio non meglio datata dall’indicazione piuttosto vaga “Castello di Monte Porzio dal 1660 al 1780”. Per ciò che riguarda l’oratorio è comunque certo trattarsi di una raffigurazione precedente l’anno 1743, anno in cui la costruzione subì un notevole intervento di restauro, che ne mutò in parte l’aspetto. Infatti nell’antica veduta l’edificio si presenta realizzato con mattoncini a vista e con la facciata munita di una coppia di piccole finestre e un rosone centrale. L’intervento settecentesco si può oggi facilmente riconoscere nell’apertura dell’ampio finestrone al di sopra dell’ingresso e nell’aggiunta del cornicione aggettante che, innestandosi alla base degli spioventi del tetto, traduce l’originario disegno a capanna in una classica facciata timpanata. La costruzione risale al ‘700 è ad unica navata; sull’entrata ancora originaria, sopra la porta l’ingresso, abbiamo un loggione in legno su cui è sistemato l’organo, raggiungibile da una scalinata a chiocciola; tutta questa parte è in legno intagliato e decorato con dei piccoli rosoni in altorilievo, dei fregi o capitelli (sempre in legno) con foglie d’acanto.

Admin: Ing. David Guanciarossa

NOTA. La maggior parte dei testi riguardanti la chisola sono tratti da: “Senigallia e la sua Diocesi STORIA – FEDE – ARTE” – Mons. Angelo Mencucci – Editrice Fortuna 1994 ; “S.MARIA ASSUNTA – La chiesola del castello di Monte Porzio – storia, devozione, arte” – Mons. Angelo Mencucci.

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